19 TAPPA: NAGASAKI – HAMAMATSU AFB

DA: Nagasaki (RJFU) A: Hamamatsu AFB (RJNH)
DATA PARTENZA:15 agosto
ORA PARTENZA : 10:48 (01:48z) ORA D’ARRIVO :15:53 (06:53z)
LUNGHEZZA (NM):410   in 5h.05′ LIVELLO DI VOLO: FL110
METEO LUNGO LA ROTTA:BKN a 4.000 ft, con CB sparsi
VENTO IN ROTTA:deboli & variabili
TEMPERATURA AL DECOLLO/ATTERRAGGIO: 35°/30° C.
ROUTING: TAE – Y23 – FLUTE
NOTE:E’ la dimostrazione dell’adagio: “Non dire gatto, se non l’hai nel sacco”. Malgrado la baldoria di ieri sera sulla San Giusto e un’altra ora di taxi verso l’aeroporto, siamo psicologicamente caricatissimi.
Altre sei ore di volo e – pensiamo, noi tapini – saremo finalmente a destinazione. Nei pressi del monte Fuji è già in piedi un rendez-vous con due elicotteri dei media locali. Il tempo a Nagasaki è bello, anche se sappiamo che più avanti non sarà proprio così. Ma cosa può succedere a poche ora dalla meta, a chi ha attraversato indenne il torrido deserto e l’infido monsone? In questo delirio di onnipotenza, nella giornata in cui qui si festeggia la fine della guerra, decolliamo per la pista 32, cominciando la salita verso i pianificati 7.500 ft. Ed ecco il diavolo che dà un primo colpetto di coda: l’Alfa-Bravo segnala problemi alla pompa a vuoto. Senza pompa a vuoto non funzionano orizzonte artificiale e girodirezionale. In questa situazione , con i nostri aerei, il volo strumentale diventa come una passeggiata di un ubriaco sul ciglio di un burrone.
Il problema è intermittente e dall’Alfa-Bravo decidono di andare avanti, anche perché più avanti non è segnalato overcast (=strati di nubi da attraversare).
Si procede con l’umore inversamente proporzionale alla copertura del cielo.
Per non “entrare dentro” siamo via via saliti fino a FL110 e, a circa due ore da Ryugasaki, pensiamo sia il caso di cominciare a scendere: gli elicotteri dei media sono bassi, non troppo lontani e non vorremmo rimanere “incastrati” tra le nubi.
Purtroppo, quello che dall’alto sembrava un leggero strato di foschia tra noi e la superficie del mare, presa orizzontalmente è una vera e propria nuvola.
Mi viene in mente la situazione beffarda di quando, dall’alto, si vede perfettamente la destinazione e si procede “visual”. Visual reso però impossibile dall’assoluta mancanza di visibilità orizzontale. Non a tutti va bene, come insegna la tragica esperienza del povero John John Kennedy.
Come al solito in queste situazioni, tutto diventa più veloce. Dall’Alfa-Bravo, in difficoltà per l’inattendibilità degli strumenti giroscopici, chiedono la discesa e, subito dopo, l’atterraggio a Hamamatsu, una base militare a una trentina di miglia da qui. Per ottenere l’autorizzazione su un campo militare, l’Alfa-Bravo deve dichiarare emergenza, e noi non possiamo fare altro che seguirli. Questo per lo spirito di corpo che ha sempre caratterizzato questo volo e – non ultimo – perché la pompa a vuoto di ricambio e Frank Pecorari che la può installare sono a bordo del nostro Sierra-Tango.
Nella ridotta visibilità, ci inseriamo nella procedura VOR-DME per la pista 09 di Hamamatsu e atterriamo, presagendo chissà che conseguenze: carcere, terzi gradi, pene corporali…
Invece, a terra, malgrado l’inglese fluente non sia particolarmente diffuso tra le forze armate nipponiche, è una gara continua nell’assisterci. Arriva anche il responsabile dell’addestramento, Ten. Col. Yoshio Okuno che, con un perfetto inglese e modi da consumato gentleman, dopo averci offerto del caffè freddo, ci mette rapidamente in condizione di pianificare il decollo per la mattina di domani. Ma c’è una questione in piedi: avendone consumata nella diversione e nell’avvicinamento a Hamamatsu, ci servirebbe solo un po’ di benzina in più, ma l’aeronautica giapponese non può prendersi la responsabilità di fornircela.
E’ su questo ennesimo problema che si gettano il consigliere Angelo Volpi e Matteo Sapio della Fondazione che, non paghi di avere preso l’ennesima “buca” da noi (sono da ore ad attenderci a Ryugasaki con tutta la stampa), con l’assistenza della sig.ra Oba, impegnano l’Ambasciata italiana nei confronti del Ministero della Difesa nipponico. Morale, la benzina sarà qui domattina.
A bordo di una versione giapponese del veicolo “Hummer”, veniamo portati al cancello nord della base, da dove due taxi ci porteranno in città, verso il nostro albergo.

Nagasaki, 15 agosto 2001. Qui si festeggia la fine della seconda guerra mondiale, noi vorremmo festeggiare l'arrivo....

Nagasaki, 15 agosto 2001. Qui si festeggia la fine della seconda guerra mondiale, noi vorremmo festeggiare l’arrivo….

Subito dopo il decollo....

Subito dopo il decollo….

Speriamo tutto vada bene....

Speriamo tutto vada bene….

Selettore benzina, right tip

Selettore benzina, right tip

Continuiamo a documentare (già sono 8 ore di girato...)

Continuiamo a documentare (già sono 8 ore di girato…)

...quando siamo a due ore da Tokyo, si rompe la pompa a vuoto dell'Alfa-Bravo. Siamo in IMC e dobbiamo atterrare a Hamamatsu

…quando siamo a due ore da Tokyo, si rompe la pompa a vuoto dell’Alfa-Bravo. Siamo in IMC e dobbiamo atterrare a Hamamatsu

Insieme al comandante dell'addestramento, il Ten. Col. Yoshio Okuno

Insieme al comandante dell’addestramento, il Ten. Col. Yoshio Okuno

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