17 TAPPA: XIAMEN – SHANGAI

DA: Xiamen (ZSAM) A: Shangai (ZSSS)
DATA PARTENZA:12 agosto
ORA PARTENZA : 11:35 (03:35z) ORA D’ARRIVO :16:20 (08:20z)
LUNGHEZZA (NM):496   in 4h.45′ LIVELLO DI VOLO: FL3.900 m (=11.800 ft)
VENTO IN ROTTA:iniz. deboli & var, poi 200°/25 Kts
METEO LUNGO LA ROTTA: iniz. Sereno, poi BKN a 3.000 ft, con embedded CB.
TEMPERATURA AL DECOLLO/ATTERRAGGIO: 36°/23° C.
ROUTING: A470 – AKOTO – G204
NOTE:Dopo la sosta forzata di un giorno per il “gasoline affaire”, arriviamo all’aeroporto di Xiamen di buon’ora, con una certa ansia di muoverci da qui.
La sosta ci ha ritemprato e consentito di visitare questa città costiera, importante centro industriale della R.P. Cinese. Nella giornata di ieri siamo stati affidati a una graziosa ragazza dell’aeroporto che, con un pullmino, ci ha guidato attraverso la città, mostrato i principali punti di interesse e riaccompagnato in albergo.
Arriva finalmente il camioncino con i due barili di benzina avio a 95 ottani “Made in China”. Purtroppo il Jeppesen indicava disponibilità presso questo aeroporto di benzina avio 115/130, ma tutti qui dicono che non sanno nemmeno cosa sia.
Il cuore ci batte forte, mentre Frank Pecorari, con il piglio del cane da tartufo, sale sul cassone del pick-up e toglie il sigillo a uno dei barili, prelevando un campione di carburante. Un attimo di souspence e poi… il panico. Frank si agita assai, emettendo commenti di disapprovazione in puro viterbese: “Nun è bona, nun è bona! Eiola, senti se te sembra la nostra!”. E intanto cosparge le mani di noi tutti con questa sedicente benzina avio, dal colore simile al Frascati doc, ma molto più untuosa e meno volatile della Avgas 100LL cui siamo abituati.
I pensieri più neri ci attraversano la mente: siamo arrivati fin qui sfidando le alte temperature del deserto, il monsone, i problemi burocratici e quelli di convivenza Ora siamo di fronte al terribile bivio: imbarcare questa specie di idrocarburo e ripartire tentando la sorte o tentare di far trasportare la VERA benzina avio da Macau o dal Giappone, con costi e tempi inimmaginabili?
Due elementi ci fanno propendere per la prima ipotesi: la telefonata di ieri con l’ing. Giorgio Vajuso, capo-controllo dell’Ae.C. di Roma che, in definitiva vedeva compatibile l’utilizzo di tale carburante e il fatto che comunque questa quantità (140 litri a velivolo) si andrebbe a miscelare al 50% con la benzina presente nei serbatoi.
Di fronte alla forza del ragionamento, pian piano anche il temperamentoso Pecorari china il capo e – giocoforza – dà il via all’operazione di rifornimento. Data la sporcizia, le tracce oleose e l’acqua presenti nella benzina (probabilmente i barili erano tutt’altro che nuovi), si utilizza la pelle di daino per filtrare il transito del carburante nei serbatoi. Due ore dopo, con mezzo personale dell’aeroporto sul piazzale a salutarci (sollevati, eh?), si va.
Si è deciso di decollare prelevando la benzina dai serbatoi centrali, che hanno un rapporto di miscelazione tra benzina 100LL e 95 più “sicuro” e, una volta in quota e nei pressi di un aeroporto poco più a nord, di selezionare i serbatoi di estremità alare, che contengono al 90% benzina cinese.
Il cuore di ferma quando facciamo il primo cambio di serbatoio, ma i nostri motori Lycoming IO-360 non sembrano soffrire: anzi, quasi quasi fanno un rumore più tondo.
Il volo prosegue tra un CB e l’altro e con frequenti diversioni lungo la rotta, che ci costringe più volte a spegnere il transponder e mentire ai controllori cinesi sulla nostra posizione. Visto come cambia l’atteggiamento con la conoscenza?
Shangai ormai è vicina, e l’ATIS che proviene in frequenza dà CAVOK. E’ sorprendente, perché sotto c’è una fitta coltre di nubi, nella quale dovremo necessariamente penetrare. Ci vettorano al finale ILS 36, noi e l’Alfa-Bravo, ma poi il controllore realizza che siamo troppo vicini e chiede al Sierra-Tango, già in IMC e nella pioggia, una serie di 360°, mentre il girodirezionale precessiona selvaggiamente, perdendo circa 15° a ogni giro. Frank Maggiulli, oggi a sinistra, non ha l’abilitazione strumentale e gestire un avvicinamento da destra, nei nostri velivoli è spesso molto laborioso e scomodo.
Comunque finalmente siamo in finale “fully established” e atterriamo sulla pista bagnata dell’aeroporto di Hongqiao. Altro che CAVOK!
Al parcheggio ci attende una delegazione del consolato di Shangai, guidata dal simpaticissimo reggente dott. Carlo Alabastro (che è , a sua volta, pilota di aliante e deltaplano) e dall’addetto commerciale dott. Alessandro Arduino. Quest’ultimo ci lascia stupefatti quando apostrofa in fluente cinese le signorine dell’handling. Averlo avuto con noi in questi giorni!
Ci accompagnano in albergo, mentre attraversiamo una Shangai che, rispetto all’immagine che ce ne eravamo fatti, sembra più simile a una New York dell’oriente.
La cena, in un ristorante italiano (bella idea!), è come un ritrovo di amici. Si avverte il calore umano del personale del Consolato, cui abbiamo dovuto far rinviare più volte questo incontro. Oltre ad Albastro e Arduino, è anche presente l’agente di P.S. Roberto Tomio, un simpatico trentino con cui scopro delle amicizie in comune.
Roberto ci spiega come funziona qui il mercato delle imitazioni delle griffes, che molto spesso imitazioni non sono. Infine mi stupisce, privandosi di un bell’oggetto: insiste perché lo accetti in dono, senza che io possa rendergliene il corrispettivo. Sono senza parole. Grazie davvero, amici di Shangai.

Reggente, dott. AlabastroAddetto commerciale dott. Alessandro Arduino, Agente di P.S. Roberto Tomio


Alfa-Bravo pronto, in attesa del rifornimento

Alfa-Bravo pronto, in attesa del rifornimento

Libro mastro alla mano....

Libro mastro alla mano….

Mi metterebbe un timbro (Frank Pecorari dice - italian souvenir)...

Mi metterebbe un timbro (Frank Pecorari dice – italian souvenir)…

Ma quanto è grande 'sta Cina....

Ma quanto è grande ‘sta Cina….

Benzina avio o vino dei castelli....

Benzina avio o vino dei castelli….

Comunque sia, santa pelle di daino...

Comunque sia, santa pelle di daino…

Andrà tutto bene, ma comunque...

Andrà tutto bene, ma comunque…

L'isola di T'ang-Pien

L’isola di T’ang-Pien

In finale a Shangai

In finale a Shangai

Landing in the rain...

Landing in the rain…

Con (da sx) l'addetto commerciale del Consolato a Shangai dott. Arduino e il reggente dott. Alabastro (ah, e le ragazze dell'handling)

Con (da sx) l’addetto commerciale del Consolato a Shangai dott. Arduino e il reggente dott. Alabastro (ah, e le ragazze dell’handling)

Shangai by night

Shangai by night

I commenti sono chiusi.